Nelle attività di misura dei consumi elettrici, si tende a sottovalutare la scelta del trasformatore amperometrico.
Questo può causare dei disagi sia in fase di installazione da parte dell’operatore, con delle perdite di tempo che possono provenire dalla difficoltà di installazione o dal fatto di tornare in azienda a recuperare i Trasformatori amperometrici giusti, fino all’introduzione di errori di misura che possono inficiare la misura di energia dal nostro energy meter.
Abbiamo visto che ci sono due macro categorie di trasformatori amperometrici: una dedicata alle realizzazioni ex-novo, quindi i trasformatori amperometrici ad anello chiuso, e l’altra di tipo apribile che è più orientata alle realizzazioni di retrofit di monitoraggio energetico, dove dobbiamo andare ad installare questi TA su quadri già esistenti.
Ma quali tipi di Trasformatori amperometrici apribili sono disponibili sul mercato? E qual è la scelta giusta da fare?
Dobbiamo considerare, oltre all’applicazione, due fattori principali: uno, è la quantità di corrente che vogliamo misurare, e due, è la sezione del cavo da gestire.
Sappiamo che c’è una relazione tra questi due fattori: più la corrente cresce, più la sezione dovrebbe aumentare.
Per approcciare a questi strumenti di misura, dobbiamo fare una scelta che dipende dalla distanza di installazione dallo strumento ai Trasformatori Amperometrici, la quantità di corrente e le performance che vogliamo ottenere.
Tipicamente i secondari dei trasformatori amperometrici sono espressi in corrente (1 A o 5 A) che sono dei valori noti). Ultimamente si stanno affermando anche dei secondari espressi in tensione (uscita in milliVolt) che stanno dando dei notevoli vantaggi dal punto di vista dell’installazione. Questo perché la gestione con segnale in mV è molto più semplice rispetto alla gestione con segnale in Corrente.
Avendo una quantità di energia inferiore, è possibile installare dei trasformatori amperometrici con uscita in mV a distanze notevoli rispetto al nostro Energy meter, in quanto è possibile allungare il cavo secondo le nostre necessità, e la sezione del cavo risulta ridotta. Pertanto ci saranno meno costi d’installazione e meno variabili da dover considerare. Inoltre, il costo di un trasformatore amperometrico di questo tipo per basse correnti è inferiore a quelli con secondario 1 A o 5 A.
Con amperaggi molto più elevati, non si trovano più dei cavi per trasportare la corrente ma delle barre. A questo punto anche il TA apribile deve avere delle caratteristiche meccaniche idonee per essere installate in queste applicazioni. Con questo tipo di TA apribili, è possibile andare a leggere delle correnti da 100 A fino a 6000 A con fori rettangolari 20x30mm, 60x80mm, 80x120mm, 80x160mm
Abbiamo cavi e barre. Abbiamo ampere che vanno dai 5/30A fino ai 6000A.
Ma cosa succede quando noi abbiamo delle correnti variabili e non abbiamo dei Trasformatori amperometrici idonei per l’installazione?
Ultimamente si stanno affermando delle sonde di misura che sono dette bobine di Rogowski. Che cosa sono? Sono dei trasformatori amperometrici avvolti non più su di un materiale ferromagnetico, ma sono dei conduttori avvolti in aria. La particolarità di queste sonde è il fatto che, proprio per la loro caratteristica costruttiva, non sono soggette a saturazione. I nuclei non saturano, quindi non hanno un fondo scala. È possibile quindi andare a misurare da qualche decina di Ampere fino a migliaia di Ampere con un’unica soluzione.
Questo tipo di sonda non è supportata da tutti gli strumenti di misura, in quanto introducono degli sfasamenti nella forma d’onda in ingresso. Quindi devono essere gestite con particolare attenzione.
Abbiamo la possibilità però scegliendo la strumentazione idonea di avere le soluzioni per andare a risolvere qualsiasi tipo di installazione.